Amati amanti di Opera Pop ben trovati!

Ero indeciso su quale opera raccontarvi, se Bohème o Rigoletto ed allora ho deciso di far scegliere a voi, attraverso Instagram, Facebook e la newsletter.
Su Insta ha vinto Bohème, su Fb ha vinto Rigoletto, e voi avete fatto da ago della bilancia:

dall’uovo di Pasqua ecco spuntare Rigoletto!

Un’opera grandiosa, grazie per avermi concesso la fortuna di potervela raccontare.

Mi sono dato da fare per consegnarvela prima di Pasqua, perché queste feste potevano essere il momento giusto per godersi una bella opera, mentre si digerisce il lauto pasto pasquale, nell’itinerario verso le mete di pasquetta, per chi rimane a casa a riposare, o per chi lavora anche in questi giorni (siamo nella stessa barca, respect.)

Ho fatto del mio meglio per sintetizzare quanto di grande c’è in questa storia, spero l’amerete come l’ho amata io.

Se avete tempo e modo scrivetemi, così mi fate sapere cosa ne pensate, leggo sempre tutte le mail che mi scrivete e rispondo a tutti, vorrei sapere qual è il vostro pezzo preferito, io ve lo dico subito: secondo atto, ingresso di Rigoletto, scena con i cortigiani.

Ascoltatele subito, sono online già tutt’e tre, ecco i link:

GUARDARE

Dopo averlo ascoltato siete stati colti da una irrefrenabile voglia di vedere l’opera intera?

Ecco accontentati!

Qui potete trovare l’allestimento che ho usato nel podcast, quello realizzato al Circo Massimo, durante l’anno covid, direttore il M° Gatti, che ha trovato un equilibrio e sopratutto un’aderenza alla scena impressionante, degna del miglior Muti, e la regia di Damiano Michieletto che ho semplicemente a-do-ra-to.

Tra tutti i Rigoletto che ho visto è senz’altro il migliore.

La prima volta che ho guardato questo allestimento ero a casa, a Natale, solo, col covid, triste e sconsolato. Una sera Rai5, credo, lo programmava insieme al documentario del suo allestimento, super interessante anche quello.

Ho pianto come una fontana, mi sono sentito altrove, una realizzazione che finalmente rende merito al clima che si respira in quest’opera, clima impossibile da godere a pieno con i costumi del tardo ‘500 come spesso viene realizzato.

E per chi pensa: Verdi non voleva allestimenti moderni, prego di ascoltare il podcast e scoprire che Verdi è stato costretto a questo contesto storico, non lo bramava affatto.

NB: quando è stata messa in scena quest’opera, vigevano ancora le regole assurde per il teatro che vietava agli attori di avvicinarsi, di passarsi oggetti e l’obbligo di indossare guanti protettivi.

Regole che valevano solo per il teatro, sia chiaro, e che Michieletto ha trasformato in opportunnità. Che bravo, lui e tutta la squadra.

Qui il video sottotitolato

Qui un breve documentario sull’allestimento, di 5 min


LEGGERE

Ecco il libretto per chi vuole leggere la storia.

Ed eccovi il regalo che vi ho promesso nel podcast:

Ho trovato il manoscritto originale di Rigoletto, scannerizzato, trasformato in pdf e pronto per essere sfogliato.
Non si capisce granchè, perchè ci sono annotazioni, cancellature, scritte incomprensibili… ma è un’emozione unica!

Ho fatto in modo di caricarlo sul cloud per condividerlo con voi, amiche ed amici:

SCARICA IL MANOSCRITTO ORIGINALE

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Ed ora godiamoci questo capolavoro, ci sentiamo presto!

A Presto!
Vi abbraccio:
Luigi Orfeo